Oggi parliamo di “Flatlandia”
Questo
romanzo è stato scritto nel 1882 da Edwin A. Abbott ed io ho letto l’edizione di Adelphi editore del 2011, prezzo di copertina 8 euro.
Edwin
A. Abbott era un reverendo e pedagogo che fu il rettore di una delle migliori
scuole di Londra ovvero la City of London School, nella quale introdusse in
maniera obbligatoria per tutti gli alunni lo studio della chimica. Sotto il suo
nome si registrano più di quaranta titoli, da testi scolastici a testi di
teologia. La sua opera più geniale però sembra sia stata proprio Flatlandia che
qui vi presento.
La
trama. La geometria bidimensionale si apre a noi come un vero e proprio mondo
abitato appunto da triangoli, quadrati e poligoni. Delle leggi e abitudini di
questo mondo “Piano” (dove non esiste il sole perché non esiste l’ombra) ce ne
parla la voce narrante, un quadrato che con dovizia di particolari ci racconta
come effettivamente funziona il suo mondo. Apprendiamo che vige una società
fortemente gerarchica: le donne, agli ultimi gradini della scala sono dei
segmenti, molto sottili che appaiono quasi come fossero linee. A loro non è
concessa l’istruzione come agli uomini e il loro ruolo è solo di procreazione,
e devono seguire regole rigide nel comportamento poiché è nella loro natura
essere un pericolo per tutti gli altri. Un po’ più su delle donne troviamo
soldati ed operai che hanno il corpo di un triangolo isoscele, gli appartenenti
alla piccola borghesia invece hanno la forma di triangoli equilateri, i
professionisti di quadrati, l’aristocrazia è rappresentata da poligoni
(pentagoni, esagoni, ottagoni a seconda sempre del grado ricoperto) fino ai
sacerdoti che sono rappresentati come dei circoli.
Tutti
apparentemente possono migliorare la loro posizione gerarchica nella loro
discendenza ovvero il figlio di un quadrato sarà un pentagono ecc… Un
contentino delle classi agiate per sedare gli animi di quelli al di sotto nella
scala sociale ed evitare tumulti. Ma in realtà non a tutti è concesso e alcune
classi vengono escluse da questa ascesa come le donne e i triangoli isosceli
(soldati e operai), ritenuti esseri troppo infimi e gretti per poter assurgere
a ranghi più alti. Proprio per questo motivo la storia di Flatlandia è intrisa
di rivolte, sedate poi nel sangue.
Ma
non esiste solo Flatlandia, in realtà con il nostro amico Quadrato scopriremo
che esistono altre due realtà: Linelandia e Spacelandia. In Linelandia, tutti
si muovono solo avanti e indietro e anche qui la società è fortemente
gerarchica. Le donne sono punti e gli uomini invece linee ognuno dei quali
provvisto di due bocche e due coppie di occhi, a cui si congiungeranno due
donne e dalla cui unione verranno generati coppie di gemelli per l’equilibrio
del mondo.
Spacelandia
è invece un mondo superiore a tutti grazie ad una proprietà intrinseca e
fondamentale di questo mondo, ovvero la terza dimensione. Gli abitanti della
Spacelandia sono dei solidi e i principi sociali vigenti in Flatlandia qui sono
totalmente ribaltati.
Ma
gli abitanti di Flatlandia ignorano completamente l’esistenza di questi due
mondi e quando il protagonista cercherà di portare alla luce la realtà di Spacelandia
inizierà a capire che il suo “piatto” mondo non è poi così giusto e perfetto
come pensava fosse.
La
mia opinione. La geometria non è mai stata così affascinante e divertente ai
miei occhi come quando ho letto questa piccola chicca! Un piccolo capolavoro
della letteratura britannica che per genialità e fantasia è stato spesso
accostato al capolavoro di Lewis Carrol Alice nel paese delle Meraviglie.
È
un romanzo molto fuori dalle righe e definirlo solo fantascientifico mi sembra
troppo poco.
Il
mondo o meglio i mondi creati servono a spiegare l’essenza delle tre dimensioni
conosciute (lunghezza, larghezza e altezza) e ad insinuare il dubbio nel
lettore dell’epoca, dell’esistenza di qualcosa di nuovo come una quarta
dimensione, scoperta poi successivamente da Einstein. La chiusura che la popolazione
di ogni singola e specifica realtà mostra di fronte a mondi nuovi e più complessi
è la stessa con cui spesso ancora oggi, molti si chiudono alla rivelazione di
qualcosa di più articolato di quello che si conosce e si vive nel quotidiano,
qualcosa a cui nemmeno la ragione sembra poter comprendere e a cui spesso
bisogna avvicinarsi solo con cieca fede. Con questo viene messo in dubbio
quindi la verità cosciente e coscienziosa del lettore verso quello che crede
essere il mondo in cui vive in nome di una conoscenza e di una verità più
complessa ancora celata ma la cui esistenza è reale.
Oltre,
quindi ad una disquisizione scientifica Abbott nel suo romanzo palesa una
critica alla società gerarchica e dittatoriale vigente nella sua epoca e lo fa
con sottile ironia che può strappare un sorriso di incredulità al letture. In Flatlandia
le regole sono rigide e semplici: ognuno ha il suo posto all’interno della
società, tutto ciò che è fuori dalle norme vigenti deve essere eliminato per
non alterare l’equilibrio sociale e mantenere la perfezione. La donna non ha
alcun diritto, privata dell’istruzione e ridotta alle forme geometriche più
semplici, ella non può e non deve aspirare a nient’altro che alla sua attuale
posizione di inferiorità. Tutto è regolarizzato e giustificato in nome di convenzioni
sociali falsamente contestualizzate nella storia. Viene da sè l’assonanza con i
regimi totalitari, classisti e dispotici conosciuti nell’800 ed ampliati e
fortificati nei primi del ‘900.
Un
romanzo di circa 130 pagine che ho letteralmente divorato. Non l’avrei mai
creduto, io che ho sempre odiato ogni forma matematica e geometrica di poter
dire che questo è assolutamente un libro da leggere perché come appena detto,
oltre alla matematica c’è molto di più! Spunti di riflessione continui emergono
da ogni riga di questo libricino sapientemente scritto con linguaggio aulico ma
scorrevole.
Consigliato?? Assolutamente si anche a ragazzi dai 16 anni in su!
il mio voto è 5 stelle su 5 ⭐⭐⭐⭐⭐
Inoltre mi sento di consigliarvi anche il cortometraggio del 1982 che devo dire riprende abbastanza fedelmente il libro, fatto davvero molto bene e che potete trovare agevolmente su youtube in lingua italiana su questo link: (4) Flatlandia (1982) - COMPLETO - YouTube.
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Vi aspetto alla prossima recensione!
Io torno a leggere!!! Ciaooooo!!!
Caspiterina , questo libro Da come lo hai recensito è assolutamente particolare , le tematiche di potere sembrano sempre le stesse ma messe in questa chiave geometrica invitano alla lettura . Grazie mille per questa nuova pillola di cultura 👏
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