Oggi parliamo di “L’anno che a Roma fu due volte Natale” 

Un’avventura tragicomica all’italiana



Romanzo scritto da Roberto Venturini, edito dalla casa editrice Società Editrice Milanese nel 2021, prezzo di copertina 17 euro!

La trama. Torvaianica è cambiata. Non è più il punto di ritrovo del cinema italiano, i suoi fasti si sono spenti dopo gli anni ‘80 e con lei anche i suoi abitanti. Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, i coniugi Vianello e tutti gli attori e le attrici che frequentavano la riviera laziale, non ci sono più e ciò che ne è rimasto è solo la polvere sui banconi di bar decadenti frequentati dai pochi abitanti rimasti e da qualche avventuriero. Alfreda, donna un tempo avvenente, ora obesa e affetta da demenza senile, vive a Torvaianica con il figlio Marco, tossicodipendente. La sua casa è un tempio di ricordi, sommersa da ninnoli e oggetti di dubbio gusto ma che tengono ancorata Alfreda al ricordo del suo uomo, Mario, morto, disperso in mare. Un grande amore il loro, troncato da una disgrazia dalla quale Alfreda non si è mai ripresa. Marco, è un ragazzo buono, con gravi problemi di autostima, attaccatissimo alla mamma di cui non smette di prendersi cura. Sa che la madre è malata e che il caos che regna incontrastato in casa è il riflesso concreto della demenza ma anche di quel mondo nostalgico da cui Alfreda non vuole staccarsi.

“Alfreda se l’era mangiata, quella bella donna che era stata. Adesso era diventata un’obesa sciatta e diabetica a forza di abbuffate di dispiaceri. Esplosa, come aveva fatto quel villino nel Villaggio Tognazzi con i ricordi materiali di una famiglia che di fatto non esisteva più”.

Ultimamente Alfreda non dorme bene, sono molte notti infatti che Sandra Mondaini desta i suoi sogni e una notte le chiede di farla ricongiungere al suo amato Raimondo sepolto lontano da lei, a Roma. Alfreda non se la sente di negare questo favore all’attrice, d'altronde lei e Raimondo sono sempre stati un esempio dell’amore coniugale e tenerli separati durante la morte è un affronto vero e proprio al quale tocca porre rimedio. Il figlio Marco seppur molto scettico pur di vedere sorridere la madre, organizza il colpo assieme a due amici di famiglia, Carlo, il pescatore, amico del padre di Marco ed Er Donna, un eccentrico transessuale legato profondamente ad Alfreda. Inizia così un’avventura rocambolesca dal retrogusto amaro.

“Ma che te pensi, che è come inculasse ‘na forma de parmigiano al Pam? Il Verano non è mica il cimitero di Pratica di Mare: ce sta la vigilanza. Poi ‘ndo te metti ‘na bara? Che fai, la tiri dall’altra parte del muro e scavalchi? E andiamo dai, Marcolì, nun se po’ fa’”.

La mia opinione. Venturini ha scritto una storia all’italiana, un po’ paradossale con personaggi al limite del grottesco, riproponendoci ambientazioni e protagonisti simili a quelli dei grandi film di Pasolini e Fellini. Persone semplici e genuine, che vivono ai margini e come tali si comportano avvolte da un velo di nostalgia dei “bei tempi” passati seppur ancorati alla loro realtà. A Torvaianica, infatti la Capitale è solo un pallido riflesso, la realtà è quella di una periferia abbandonata a sé stessa all’interno della quale i cittadini cercano di sopravvivere come meglio possono. La romanità è presente e costante non solo nelle ambientazioni ma anche nel linguaggio intriso di slang e di modi di dire tipicamente romani. L’espediente di un linguaggio colloquiale e semplice, assieme ai continui riferimenti a musiche, pubblicità e programmi degli anni ’80 e ’90, rendono tutta la vicenda paradossalmente realistica. Famiglia, amore e amicizia si mescolano in una storia tragicomica complessa che alterna momenti di ironia e paradossi, ad attimi toccanti e di riflessione.

A mio parere è proprio questa complessità intrinseca, assieme ad uno stile originale che ha portato il romanzo ad essere uno dei candidati al premio Strega 2021.

Un libro che ho adorato e di cui mi piacerebbe vedere una trasposizione cinematografica!

Consigliato? Assolutamente si, ma direi dai 17 anni su, nonostante l’ironia è un libro forte!

Il mio voto è:

5 stelle su 5 ⭐⭐⭐⭐⭐

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Alla prossima recensione!!!

Commenti

  1. La tua recensione apre senza dubbio alla curiosità di un racconto di un Italia passata che continuiamo a guardare con affetto e un po' di malinconia. Brava come sempre.

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    1. Sono molto contenta di averti incuriosito! I fasti dell'epoca d'oro del cinema italiano provocano anche in chi non l'ha vissuto una forte nostalgia di un periodo ormai passato. Grazie mille per i complimenti!

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  2. Questa recensione suscita una grande curiosità , forse perché gli anni 80 sono gli anni della mia gioventù e i personaggi citati sono tasselli della mia memoria cinematografica e televisiva.... assolutamente da comprare 👍

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